Dal Pereo a Faenza sull’argine del Lamone
Completamento del Cammino di S. Romualdo già tracciato da Abbazia di Classe a Camaldoli in 7 tappe nel 2012.
(Tratto Pereo – S. Alberto / S. Lorenzo in Saldino)
(Km 20 circa in due/ tre tappe)
L’Associazione Romagna Camaldoli e Trail Romagna coinvolgendo le amministrazioni comunali di Ravenna e Bagnacavallo, le parrocchie e varie associazioni che lavorano per l’accoglienza ai migranti ripercorreranno domenica 6 ottobre 2019 il cammino di S. Romualdo partendo dal Pereo di S. Alberto e, risalendo l’argine sinistro del Lamone, giungeranno a Faenza (località S. Lorenzo in Saldino) ricollegandosi con il precedente cammino, inaugurato nel 2012, che da Classe raggiunge appunto Faenza lungo il Montone e risale poi fino a Camaldoli. La prima tappa inizia a S. Alberto presso l’argine del Reno dove sorgeva, su un’isola nella valle, l’eremo del Pereo molto caro a S. Romualdo. Nella chiesa priorale di Sant’Adalberto è da segnalare il tabernacolo neoclassico a forma di tempietto circolare con cupola le cui fattezze potrebbero rimandare alla chiesa originaria fondata da Ottone III per onorare i cinque fratelli di Querfurt martiri in Polonia (resti nel Museo Nazionale a Ravenna).
Camminando lungo la via S. Alberto in direzione Ravenna si raggiunge la località S. Romualdo dove chiesa e strutture annesse rimandano ad una architettura di bonifica che richiama le casette camaldolesi e la forma delle basiliche ravennati. Sull’argine sinistro del Lamone si raggiunge risalendo la corrente la località Savarna con il museo etnografico sul lavoro contadino della Romagna “Casa Sgurì”. Da segnalare Torri. Poi la località di Mezzano per giungere poi a Villanova la sede dell’Ecomuseo delle Erbe Palustri dove si sosterà per un rinfresco. Da Villanova è possibile e consigliabile una digressione a Bagnacavallo per una visita al convento di S. Giovanni Battista fondato dai Camaldolesi nel 1394 e la famosa Pieve di S. Pietro in Sylvis (VIII sec.). Per il 2019 la tappa si conclude quindi a Bagnacavallo per darsi però appuntamento al prossimo anno nel quale si percorrerà il tratto Bagnacavallo – Boncellino – Granarolo – Faenza per visitare poi la cripta della Chiesa camaldolese di S. Ippolito e la chiesa ove morì S. Pier Damiani biografo di S. Romualdo. Un appuntamento che coinvolge corpo e mente, il camminare lento e la scoperta della natura e delle opere d’arte e del lavoro di uomini e donne, la storia, la gastronomia e la spiritualità romagnola. L’Associazione Romagna Camaldoli e Trail Romagna vorrebbero coinvolgere anche alcuni migranti che più di altri hanno aperto cammini di speranza cercando pace e una vita dignitosa. Crediamo così di attualizzare la figura di S. Romualdo che, sempre in cerca di vita riformata, sostò negli eremi sì ma come riserva di energia per poi agire nella edificazione di un mondo migliore e di una chiesa migliore. Ci rivolgiamo quindi alle chiese locali di Faenza e Ravenna e a tutte le organizzazioni di volontariato sensibili al tema dell’accoglienza e ad ogni uomo e donna di buona volontà invitando tutti a collaborare con noi nella preparazione e nella sperimentazione di questo cammino.